Circolare n. 198 – Il piacere dell’uguaglianza – Conversazione della classe con il giurista Riccardo Conte e con il prof. Giuseppe Finocchio – Classe 4^ B BIO
Varese, 18/11/2021
Allo Staff
Al DSGA
Agli Studenti 4B BIO
p.c. Ai Docenti
OGGETTO: Il piacere dell’uguaglianza – Conversazione della classe con il giurista Riccardo Conte e con il prof. Giuseppe Finocchio – Classe 4^ B BIO.
Si rende noto che la classe 4^ B BIO effettuerà il progetto in oggetto nelle ore di italiano e storia del prof. Giuseppe Finocchio.
Il progetto si incentra, nell’ambito dell’insegnamento di Educazione Civica, su un approfondimento di alcune questioni relative al principio di eguaglianza sancito dall’art. 3 Cost., con riferimenti anche ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale a cui fa riferimento l’art. 2 Cost. e dovrebbe articolarsi in tre incontri, di cui il primo giovedì 25/11/21 a partire dalle ore 11:00, da svolgersi in classe ed in presenza tra primo e secondo quadrimestre. Dopo alcuni cenni di carattere storico sulle prime affermazioni di detto principio in epoca moderna e sulla sua portata (in risposta alla domanda: «eguaglianza tra chi e in che cosa?») e alle relazioni con il menzionato art. 2 Cost., ci si soffermerà sui divieti di discriminazione per sesso, razza e religione, con riferimento ad alcune riforme fondamentali e ad alcune sentenze della Corte costituzionale.
Riguardo al divieto di discriminazione per sesso saranno fatti cenni in particolare:
– alle leggi che consentirono l’ingresso delle donne in polizia, in magistratura e nell’esercito (anche con riferimenti alla legislazione vigente nei decenni tra le due guerre mondiali);
– alla riforma del diritto di famiglia;
– alla legge sulla parità di uomo e donna sul lavoro;
– alla legge che abrogò l’istituto del matrimonio riparatore;
– alla legge che ha previsto il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali;
– a riforme in fieri (quale il disegno di legge contro l’omofobia/DDL Zan ).
– alle sentenze della Corte costituzionale:
- a) sull’incostituzionalità del reato di adulterio (che poteva essere commesso solo dalla donna)
- b) sulla trasmissibilità anche del cognome della madre e non solo quello del padre.
Riguardo al divieto di discriminazione per razza, si partirà, innanzi tutto, dalle leggi razziali del 1938 e dalle loro tragiche conseguenze, soffermandosi anche su episodi di disobbedienza civile (alcuni verificatisi anche a Varese: un particolare ricordo riguarderà Calogero Marone) e sulle figure dei «Giusti tra le nazioni», che consentiranno di toccare l’antica questione del principio di legalità ed i suoi confini (anche con riferimento all’Antigone come adesione morale alle leggi non scritte che può tramutarsi in dissenso).
Uno spazio sarà poi dedicato alle leggi (e convenzioni internazionali) che puniscono la discriminazione razziale (L. 13 ottobre 1975, n. 654 con cui è stata ratificata la Convenzione di New York del 1966 sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale; il D.L. 26 aprile 1993, n. 122, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, la L. 115 del 16 giugno 2016 con cui è stato introdotto in Italia il reato di negazionismo, oggi disciplinato dall’art. 604 bis del cod. pen.).
Riguardo al divieto di discriminazione per religione, si tratterà dei principî di laicità dello Stato e di parità delle religioni, sanciti dall’art. 8 Cost., e ci si soffermerà sulla giurisprudenza della Corte costituzionale che ha parificato il trattamento penale a tutela del sentimento religioso, indipendentemente dalla religione di appartenenza, dichiarando incostituzionali le norme penali del codice Rocco, che (a differenza del previgente codice Zanardelli) punivano più severamente gli atti contro la «Religione di Stato».
Referente dell’iniziativa è il prof. Giuseppe Finocchio.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Daniele Marzagalli
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e
per gli effetti dell’art. 3 comma 2 del D.Lgs: 39/93