Ultima modifica: 21 Febbraio 2020
Ultima modifica: 21 Febbraio 2020

Circolare n. 418 – Iscrizione agli incontri tematici di formazione sull’individuazione e sulla prevenzione   del disagio giovanile

Varese,   20/02/2020  

Allo Staff

Al DSGA

Al personale docente e ATA

Ai genitori / chi ne fa le veci

 

 

Oggetto: Iscrizione agli incontri tematici di formazione sull’individuazione e sulla prevenzione   del disagio giovanile.

 

 

Tutto il personale in indirizzo e i genitori / chi ne fa le veci degli studenti sono invitati a partecipare agli incontri tematici di cui al seguente programma riguardanti l’individuazione e la prevenzione del disagio giovanile, a cura dell’associazione “L’amico Charly ONLUS” di Milano.  Ogni incontro, della durata di 2 ore ciascuno e gratuito, il cui programma dettagliato viene di seguito esposto, prevede la conduzione da parte di due figure professionali, uno psicoterapeuta e un educatore e sono finalizzati ad aiutare a comprendere i segnali del disagio giovanile, che si può esternare come noto in molti modi. Per ragioni organizzative, si richiede di iscriversi entro e non oltre domenica 1 marzo 2020 utilizzando l’allegato modulo tramite l’ufficio di protocollo o scrivendo una e-mail all’indirizzo isisvarese@isisvarese.it. La formazione verrà attivata in presenza di un congruo numero di iscritti. Le date e l’orario verranno comunicati successivamente, indicativamente si terranno nel tardo pomeriggio e prima di cena. Per informazioni è possibile rivolgersi al Dirigente Scolastico, e-mail dirigente@isisvarese.it.

 

1)

PRIMO INCONTRO TEMATICO:

“LA SCELTA IN ADOLESCENZA”

Rischi, paure e voglia di cambiare

 

 Progetto

In preadolescenza e adolescenza, i ragazzi si trovano a compiere le prime scelte, piccole o grandi che siano.

In questa fase evolutiva il tema della scelta spesso mette in crisi non solo il ragazzo ma anche la sua famiglia per svariati motivi. Uno di questi motivi è sicuramente riconducibile al fatto che a questa età è più che mai difficile scegliere in quanto le tendenze, le competenze, i gusti e le preferenze sono ancora in evoluzione ed il compito principale è quello di trovare il percorso verso il mondo adulto.

Come figure genitoriali e come punto di riferimento educativo, è fondamentale che gli adulti facilitino il processo decisionale insegnando ai ragazzi a pensare bene, a ragionare.

Imparare a pensare, infatti, è il primo fondamentale passaggio per imparare a scegliere bene e consapevolmente.

Durante l’incontro, gestito da una psicoterapeuta e una figura educativa, verranno analizzati, insieme ai genitori,

i criteri per effettuare una buona scelta. Pertanto, verranno presentate e discusse le principali idee illogiche e irrazionali che spesso interferiscono con una modalità di pensiero funzionale.

Si lavorerà dunque con i genitori al fine di promuovere un percorso di meta riflessione sul significato di una scelta consapevole, sulle implicazioni emotive che comporta e sulle strategie che si mettono in atto per determinare un cambiamento.

L’obiettivo di questo incontro sarà quello di fornire ai genitori degli strumenti per aiutare i propri figli nell’ acquisire una maggiore competenza nel prendere decisioni, valutando i meccanismi e le implicazioni in gioco considerando soprattutto il loro universo emotivo per portarli a scegliere nel modo migliore.  

 

Obiettivi

 L’incontro si pone di fornire ai genitori strumenti volti a:

  • ampliare la consapevolezza rispetto a conoscenze e competenze (senso di autoefficacia, capacità di problem solving ecc..) per compiere una scelta;
  • favorire il riconoscimento delle emozioni coinvolte nella scelta;
  • attivare un canale di confronto per chiarire dubbi e perplessità;
  • aiutare i propri figli a fare il punto della situazione rispetto alla propria crescita evolutiva.

 

2)

SECONDO INCONTRO TEMATICO:

“ADOLESCENTI IN RETE”

La solitudine di una generazione connessa

 

Progetto

Il tempo trascorso online è costantemente in crescita ed uno degli aspetti che caratterizza il nostro contesto attuale è l’iper-connessione.

L’incontro si propone di inquadrare la vita virtuale degli adolescenti, offrendo primariamente uno sguardo sulla cornice culturale, sociale e psicologica attuale in cui tali fenomeni prendono vita.

Il tema dell’iperutilizzo della rete verrà così inserito all’interno di un discorso più ampio legato ai cambiamenti che ci sono stati sia nel modo di esprimere la crescita che nel contesto di appartenenza, caratterizzato anch’esso da importanti cambiamenti.

L’intento è quello di provare a non cedere alla tentazione di cadere in un approccio unicamente patologizzante, ma dare spazio agli interrogativi volti a comprendere il significato dell’iperutilizzo della rete da parte dei ragazzi e non solo. Verranno proposte, pertanto, come premessa dell’incontro, l’analisi e l’indagine, anziché la paura ed il rischio, condividendo con i genitori l’esperienza maturata sia nel lavoro clinico che in quello educativo con preadolescenti e adolescenti, basato sull’ascolto e non sulla condanna.

In ultima analisi, si porrà il focus su un fenomeno in crescita nella società attuale tra i giovani: il ritiro sociale. Con questo termine si fa riferimento agli adolescenti che decidono di disinvestire la scuola, le relazioni, la crescita fino ad arrivare, nei casi più gravi, ad auto recludersi in casa.

In quest’ottica, si vuole condividere con i genitori una riflessione sulla relazione tra gli stati emotivi particolarmente dolorosi che portano ad un progressivo ritiro da parte di molti adolescenti, e l’utilizzo della rete.

 

Obiettivi

L’incontro si pone di fornire ai genitori strumenti volti a:

  • favorire una riflessione sui cambiamenti culturali, sociali e psicologici del nostro contesto;
  • aumentare le conoscenze relative a internet e alla rete;
  • esplorare e comprendere le motivazioni dei giovani di un’iperconnessione;
  • favorire un avvicinamento nella comunicazione tra genitori e figli;
  • esplorare il fenomeno del ritiro sociale
  • analizzare pro e contro della rete nei casi di ritiro.

 

3)

TERZO INCONTRO TEMATICO

“ADOLESCENTI IN FUMO”

Ragazzi a rischio sballo

 

Progetto

La letteratura scientifica nazionale ed internazionale evidenzia come il primo contatto con le sostanze stupefacenti si verifichi già in età adolescenziale.

Tale contatto, che non prevede necessariamente il consumo diretto di sostanze stupefacenti, implica che in tale fase della vita tutti i giovani, adolescenti, si trovino nella situazione in cui debbano prendere una posizione in merito così come i loro adulti di riferimento. Le molte indagini e ricerche sulle ragioni che stanno alla base di un simile comportamento dimostrano che, al di là delle determinazioni individuali e socio-economico-storico-culturali, l’adolescenza stessa costituisce un fattore di rischio in questo senso poiché caratterizzata da costituenti critici definiti “compiti evolutivi” entro cui il consumo di sostanze, in particolare cannabis ma non solo, acquista un significato difficile da smantellare. 

Per questo motivo si intende strutturare un incontro di prevenzione che abbia l’obiettivo di dare significato ai comportamenti dei ragazzi e sostenerli nel loro processo di crescita in questa fase evolutiva così delicata.

La parte iniziale di questo incontro tematico prevedrà una analisi delle principali sostanze in commercio in questo periodo storico e degli effetti provocati dall’uso/ abuso di tali sostanze.

Successivamente gli esperti analizzeranno il significato evolutivo che purtroppo gli adolescenti attribuiscono a determinate esperienze (lo sballo, l’alterazione della coscienza), che rappresentano l’esatto opposto della crescita e della maturazione psico-sociale. Si valorizzerà il bisogno squisitamente adolescenziale di rischiare, come bisogno di verificare la propria capacità di crescere mettendo alla prova i propri limiti e quelli sociali, ma, dall’altro, proponendo una distinzione fondamentale tra rischi utili (alla crescita) e rischi inutili, intendendo con questi ultimi, esperienze che favoriscono atteggiamenti di dipendenza e di regressione.

 

Obiettivi

L’incontro si pone di fornire ai genitori strumenti volti a:

  • fornire informazioni scientifiche e adeguate sulle caratteristiche delle sostanze e sugli specifici effetti dati dal consumo delle stesse.
  • promuovere maggiore consapevolezza dei comportamenti, con specifico riferimento al rapporto tra benefici e danni derivati dall’uso di sostanze.
  • favorire, mediante la riflessione e il confronto, una consapevolezza del significato affettivo, e dunque profondo, dell’assunzione delle sostanze in età adolescenziale;
  • promuovere nei genitori la presa di coscienza della situazione, al fine di aiutare i propri figli a formulare una domanda d’aiuto.

 

4)

QUARTO INCONTRO TEMATICO:

“EDUCATAMENTE NOI”

Aiutare i ragazzi a riconoscere e gestire le proprie emozioni

 

Progetto

Bambini e ragazzi hanno spesso difficoltà a indicare quali sono i loro stati d’animo e le loro reazioni emotive. Il loro repertorio verbale per indicare emozioni, sentimenti e stati d’animo è spesso limitato e le loro reazioni/ comportamenti è facile che siano condizionati da una cattiva lettura e gestione delle loro emozioni. Tra gli 11 e i 15 anni i ragazzi iniziano a pensare in modo più astratto e sviluppano la capacità di generare ipotesi e di pensare in modo più logico. Spesso però non sono in grado di applicare tali capacità a sé stessi e questo rende loro difficile collegare eventi, situazioni e sentimenti. A quest’età, inoltre, gli adolescenti sono estremamente attenti a sé stessi per cui possono ritenere di essere osservati da tutti e che tutti si accorgano di un loro difetto. Questo può comportare un’eccessiva preoccupazione per il proprio aspetto, per le proprie prestazioni e per come gli altri potranno reagire nei loro confronti. In conseguenza di ciò, di frequente i ragazzi vanno incontro ad un drastico calo dell’autostima. In tale ottica, risulta fondamentale il ruolo dei genitori e delle figure educative in generale, i quali sono chiamati a favorire, nel ragazzo, la comprensione di ciò che vivono ma soprattutto delle reazioni che mettono in atto davanti alle esperienze più o meno frustranti/ difficili che si trovano a vivere nella quotidianità scolastica, familiare e sociale.

In questa prospettiva, verrà posta particolare attenzione al modo di pensare e di interpretare gli eventi nei ragazzi. Infatti, un elemento fondamentale da tenere in considerazione rispetto alla gestione delle emozioni è costituito dal rapporto tra pensiero ed emozioni. L’idea che si vuole trasmettere è che le reazioni emotive e comportamentali non dipendono dagli eventi in sé, ma dai pensieri che vengono formulati in relazione a quanto accaduto. Aiutare i ragazzi a riconoscere questo passaggio costituisce la base per lo sviluppo dell’autoregolazione emotiva.

Poiché favorire lo sviluppo personale e sociale dei propri figli non è un compito facile, all’interno di questo incontro verrà valorizzato il ruolo del sistema genitoriale, il cui compito e la cui sfida consiste nel cooperare per facilitare nei figli la socializzazione e per modificare le regole e le aspettative, a mano a mano che i ragazzi crescono.

 

Obiettivi

L’incontro si pone di fornire ai genitori strumenti volti a:

  • favorire una riflessione sulle caratteristiche della fase evolutiva;
  • favorire una gestione delle proprie reazioni emotive per l’applicazione dei metodi di autoregolazione emotiva;
  • fornire suggerimenti su come influenzare gli stati d’animo dei propri figli;
  • favorire un confronto circa l’opportunità di (e le modalità per) insegnare ai propri figli convinzioni razionali;
  • favorire un confronto sull’importanza di mantenere all’interno della famiglia la distinzione tra il sistema dell’autorità genitoriale e il sottosistema dei rapporti tra fratelli
  • affrontare il tema delle diverse modalità di prendersi cura dei figli.

Allegato

modulo di iscrizione
Filename : modulo-di-iscrizione.pdf (219 KB)
Etichetta :

 

Il Dirigente Scolastico

Prof. Daniele Marzagalli

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi 

per gli effetti dell’art. 3 comma 2 del D.Lgs: 39/93